“Wimby Fest”: ecco gli ospiti e il programma del festival sull’ambiente
Ospiti del festival il presentatore tv Luca Mercalli, la giornalista Eliana Riva e il prof. Antonio Giordano. Spazio anche a musica live e dj-set con Dario Deidda Quartet, Sabba, Fremir, Viscardi, Galera de Rua, Funkool, Pubala Selectors e tant* altr*
Manca poco alla seconda edizione del Wimby Fest che dal 20 al 22 settembre si svolgerà presso il Casale di Teverolaccio a Succivo, in provincia di Caserta. Sarà un weekend da trascorrere nel segno della musica, dell’arte, della scienza, dell’inclusione e dell’intrattenimento. Il tutto sarà legato a un unico filo conduttore, quello delle battaglie in difesa dell’ambiente condotte dal movimento campano Stop Biocidio, promotore dell’evento. Anche quest’anno Wimby sarà un incubatore di idee e pratiche innovative con conferenze, workshop, mostre, laboratori artistici ed eventi culturali con tanti ospiti. Uno spazio sarà dedicato al divertimento e all’aggregazione giovanile con musica live e dj-set. Non mancheranno stand informativi per la promozione delle associazioni del territorio, oltre a un’area food & drink dove sarà possibile gustare specialità campane, siciliane e veg.
I LABORATORI
Scopo del Wimby è dare spazio all’associazionismo ambientalista, per creare un forte senso di comunità a partire dal rispetto del territorio. Ci saranno infatti diversi laboratori a tema, come quello sull’economia circolare Dallo scarto alla risorsa, dal territorio al segno, a cura dell’associazione ReMade; il laboratorio Metti fuori uso il monouso, a cura di Greenpeace, focalizzato sull’inquinamento da prodotti “usa e getta”; lo swap party, a cura dell’ecoativista Ilaria La Crisi, per il riutilizzo e il riciclo degli abiti; il workshop Svelare le ingiustizie ambientali, a cura della ricercatrice Giorgia Scognamiglio, per individuare le criticità ambientali del territorio e le possibili soluzioni.
Non mancheranno iniziative artistiche come il laboratorio di live painting Arte sostenibile e paesaggi del futuro, a cura del Cesa Street Art Festival; la mostra fotografica Lost in pollution, a cura di Riccardo Sciarretta, Mario Conte e Maria Caridad Bera, e l’esposizione delle opere dello scultore ghanese Evans Agei. Ci sarà infine un format dedicato ai più piccoli, il Wimby per Bimby, dove i bambini potranno divertirsi con il truccabimbi e prendere parte al laboratorio artisticoIn mano all’arte.
I PROGETTI
Il ricavato del festival sarà devoluto alla fase avanzata del Progetto Veritas 2.0, indagine osservazionale tossicologica volta a verificare la presenza di sostanze inquinanti nel sangue dei residenti nella Terra dei Fuochi. Durante la rassegna verrà inoltre presentato Diaspore – Spore per il cambiamento, progetto di inclusione sociale e integrazione culturale rivolto ai migranti, curato e ideato dal consorzio Coop4art, in collaborazione con il Movimento Migranti e Rifugiati di Caserta, il laboratorio sociale Ex-Canapificio di Caserta e Suburbia Studio. Il progetto fa parte del programma “Changemakers for Climate Justice”, bando finanziato dall’AICS – Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, realizzato da Weworld, Actionaid, Cesvi ETS, Cima Foundation, Cooperativa Pandora, Indire e dall’Università di Bologna.
IL PROGRAMMA
Andiamo ora a scoprire più da vicino il programma completo della manifestazione, con tanti ospiti del mondo dell’attivismo ambientale, i quali parteciperanno ai dibattiti e alle iniziative mattutine e pomeridiane, nonché la line-up degli artisti che si esibiranno sul palco della kermesse durante le serate di musica live. Non mancheranno infine ospiti a sorpresa, la cui identità sarà svelata in questi giorni sui canali social del festival.
VENERDÌ 20 SETTEMBRE
Venerdì 20 settembre si inizierà alle 17:30 con l’iniziativa “Inquinanti e salute: sostanze tossiche nel sangue e l’Impatto di un ambiente malato“. A coordinare l’evento saranno il dott. Luigi Costanzo, medico di base e membro dell’ISDE – Associazione Italiana Medici per l’Ambiente; la dott.ssa Filippina Onofaro, anestesista dell’Ospedale Cardarelli di Napoli; il dott. Francesco Coletta, anestesista e rianimatore presso il Centro Antiveleni di Napoli. Il dibattito si focalizzerà sul Progetto Veritas 2.0, analizzando la correlazione tra l’esposizione agli agenti inquinanti e l’insorgenza di determinate patologie nella Terra dei Fuochi.
In collegamento con l’evento ci saranno due personalità illustri del mondo della medicina e della scienza: il prof. Antonio Giordano, oncologo, genetista, membro dell’ISS – Istituto Superiore Sanità nonché direttore dell’SHRO – Sbarro Health Research Organization di Philadelphia, già coordinatore della prima fase del progetto; e Luca Mercalli, giornalista, divulgatore scientifico e conduttore del programma televisivo Scala Mercalli, già presidente dello SMI – Società Meteorologica Italiana.
Aprirà la prima serata musicale della manifestazione, alle 21:00, la Schola Polifonica Romana diretta dal maestro Roberto Colavalle. Il prestigioso ensemble è specializzato in “polifonia vocale”, stile compositivo che combina sessioni vocali e strumentali che si evolvono nel corso dell’esibizione e si amalgamano tra loro con una graduale e costante armonia. Formata da alcuni tra i migliori cantori provenienti da cori affermati in tutto il mondo, la Schola Polifonica Romana porterà sul palco del festival uno straordinario repertorio musicale che spazierà dalla musica antica fino ai giorni nostri. Il gruppo vocale ha incantato il pubblico dei palcoscenici più prestigiosi, dalla Cattedrale di Amalfi al Teatro Sistina a Roma, fino al Victoria International Arts Festival di Malta. Venerdì toccherà al pubblico del Wimby lasciarsi ammaliare dalle loro voci.
Dopo la formazione vocale, toccherà ai PVQuartet esibirsi sul palco. L’energico quartetto formatosi tra le aule del Conservatorio “G. Martucci” di Salerno, è composto da quattro giovani musicisti di indubbio talento: il sassofonista Pierfrancesco Valente, il bassista Jacopo Carlesi, il percussionista Mirko Di Donna e il pianista Salvatore D’Avino. Portatori di una visione genuina, fresca e originale della musica, la quale prende corpo attraverso le loro capacità strumentali, i PVQuartet reinterpretano e ridisegnano con grande abilità gli standard del jazz attraverso arrangiamenti e composizioni capaci di trasmettere forti emozioni. La loro performance al Wimby si caratterizzerà per una fusione perfetta tra sensibilità musicale e competenza strumentale dal grande impatto emozionale.
Dopo il quartetto jazz, toccherà all’eclettico cantautore Fabio Schember salire sul palco della kermesse. Il poliedrico musicista casertano saprà catturare l’attenzione del pubblico grazie al suo approccio alla musica in piena libertà e anarchia espressiva. Il suo ultimo album in studio, Bestiario, è un lavoro totalmente autoprodotto: il disco si presenta come un viaggio itinerante alla ricerca delle più forti suggestioni della world music: dal tango alle jazz ballads, dal samba brasiliano allo swing, fino alle trascintanti incursioni ritmiche dei Balcani, nella sua musica si mescolano generi e armonie complesse ed eterogenee, per regalare allo spettatore un’esperienza musicale “totale” fuori dagli schemi.
Dopo di lui, il casale atellano, sarà avvolto dalle note jazz del supergruppo composto da quattro big della musica italiana: il bassista Dario Deidda, il pianista Domenico Sanna, il sassofonista Luigi Di Nunzio e il batterista Stefano Costanzo. Virtuoso del basso e del contrabbasso, Dario Deidda è considerato uno dei migliori musicisti in circolazione. Nell’arco della sua carriera ha partecipato ai più prestigiosi festival mondiali, ricevendo numerosi premi e riconoscimenti. Ha collaborato con artisti del calibro di Michel Petrucciani, Marcus Miller, Kurt Rosenwinkel, Ernesto Rodríguez Guzmán, e con gli italiani Pino Daniele, Fiorella Mannoia, Gegè Telesforo, Ivano Fossati e Stefano Di Battista. Assieme a quest’ultimo ha composto le musiche del film d’animazione Opopomoz di Enzo D’Alò. Per otto volte consecutive è stato insignito del premio miglior bassista ai Jazzit Awards.
Domenico Sanna è uno dei più raffinati pianisti del panorama jazzistico italiano. La sua musica affonda le radici nel classic jazz, attingendo elementi dallo swing e dal rhythm and blues: il risultato è un groove contemporaneo, dal suono asciutto e piacevole. Le sue straordinarie capacità lo hanno reso uno dei pianisti più apprezzati in Italia e all’estero, permettendogli di suonare al fianco di artisti del calibro di Peter Bernstein, Steve Grossman, Bill Stewart, Jeff Ballard, mentre in Italia ha collaborato con Stefano Di Battista, Francesco De Gregori e Renzo Arbore.
Di impronta più sperimentale è la musica che Luigi Di Nunzio esprime con il suo sax, “sfidando” la musica contemporanea su un terreno jazz, per mescolare tra loro stili e generi e dare vita a sonorità inedite. La passione e l’enfasi con le quali suona il sassofono sono capaci di catturare l’orecchio fin dalla prima nota. Qualità che gli hanno permesso di riscuotere successo oltre i confini nazionali, aprendogli le porte a importanti collaborazioni con artisti di fama mondiale come Daryl Hall, Danilo Pérez, Joe Lovano, Michael Bublé, e gli italiani Antonio Faraò e Tullio De Piscopo.
Improvvisazione, spontaneità e ricerca sono alla base della produzione di Stefano Costanzo, che affonda le sue radici nel free jazz, reinterpretandolo in chiave minimalista e underground. Un approccio che il batterista ha declinato con diversi progetti musicali molto apprezzati come gli Slivovitz, gli Oportet e i Tricatiempo. Ha collaborato con diversi musicisti stranieri come Evan Parker, Markus Stockhausen, Mike Cooper e con gli italiani Gegè Telesforo, Camilla Battaglia e lo stesso Dario Deidda. I quattro virtuosi del jazz compongono insieme un quartetto formidabile, che fa dell’imprevedibilità la propria peculiarità. Il loro è uno stile irripetibile, frutto dell’estro e della creatività dei componenti dell’ensemble, i quali praticano con gusto e piacere l’improvvisazione più radicale, libera e avvolgente, fino a catapultare l’ascoltatore nella dimensione più pura del suono.
La serata terminerà con uno scoppiettante dj-set che vedrà in consolle Sexy Pummarola e i Funkool. La giovane ed esplosiva deejay partenopea Sexy Pummarola presenterà una selezione in vinile che farà ballare il pubblico con una ricetta infallibile composta da cinque ingredienti: “Doppiomento”, all’insegna della body positivity; “Napoli Sound”, nel segno del sound partenopeo; “Italian Disco”, per ballare con le hit italiane di ieri e di oggi; “Gemme Rare”, un percorso di musica ricercata; e “Sintetizzatori saporiti”, un viaggio tra le sonorità del momento.
Dopo di lei toccherà ai Funkool “infuocare” il casale. Il collettivo di deejay proporrà una trascinante selezione musicale, attingendo da una vasta collezione di dischi che rende ogni loro set irripetibile. Sarà un viaggio nel folto universo della musica, dal funk all’afrobeat, dall’obscure alla disco degli anni ‘70 e ‘80. Non mancherà un omaggio alla spensierata cultura pop anni ‘90, ai manga giapponesi e ai supereroi dalle acconciature impossibili, icone che sono entrate nell’immaginazione di giovani e meno giovani. Sarà un viaggio tra i ricordi indimenticabile!
SABATO 21 SETTEMBRE
Gli appuntamenti con i dibattiti di sabato 21 settembre inizieranno alle 10:00 del mattino con l’assemblea pubblica che avrà come tema di discussione la Carta di Carditello, programma per il contrasto dei reati ambientali in Campania e nella Terra dei Fuochi che ha come obiettivo l’istituzione dell’osservatorio ambientale intitolato al prof. Stefano Tonziello. Dopo il break del primo pomeriggio, gli incontri proseguiranno alle 17:30 con l’iniziativa “Immagini e parole per una Palestina Libera”, focus sulla drammatica guerra in Medio Oriente e sul genocidio del Popolo Palestine. L’evento si svolgerà sotto forma di dialogo assieme alla storica e giornalista Eliana Riva, esperta di politica estera e Medio Oriente.
Alle 21:00 si terrà l’open act musicale della crew partenopeaAltre Frequenze. Il collettivo prende nome dall’omonimo studio musicale autogestito nato negli spazi del laboratorio sociale Mezzocannone di Napoli. La loro proposta si caratterizza per una forte esigenza di rivalsa sociale al fine di dare spazio alla musica nata dal basso, alternativa al mainstream. Altre Frequenze vuole essere un progetto solidale per creare un’esperienza musicale, sociale e umana condivisa. La musica diventa veicolo per trasmettere un forte messaggio di solidarietà dalla parte dei più deboli, per lottare contro ingiustizie, disuguaglianze e discriminazioni. Le loro “armi” di denuncia sono la voce, il flow, i beat, i microfoni, gli amplificatori e i synth.
Dopo di loro sarà la volta dell’esibizione del quartetto strumentale Asakaira. La formazione è composta dai giovani e talentuosi musicisti Michele Vassallo al sax, Giuseppe Desiderio al basso, Giuseppe Limpido alla batteria e Francesco Fasanaro alle percussioni. Il gruppo porterà al festival un entusiasmante mix fatto di suoni e influenze musicali che vanno dal jazz al funk, dall’afrobeat alla musica elettronica, con composizioni sempre originali e inaspettate. Gli Asakaira si dichiarano un gruppo “apolide”, senza etichette né definizioni, fuori da ogni schema e libero da qualsiasi identificazione di genere, che fa della sperimentazione, della libertà espressiva e dell’improvvisazione il proprio marchio di fabbrica.
A seguire, direttamente da Milano, salirà sul palco del festival Fremir, tra le artiste emergenti più interessanti della scena indie italiana. Ispiratasi nella scelta del nome al verbo portoghese “fremir”, “fremere”, si distingue per la sua impronta cantautorale che mescola sonorità folk e pop a contaminazioni rock. Dietro questo nome evocativo si cela la giovane cantautrice di origini partenopee Francesca Salzano, voce e chitarra solista, alla quale fanno da “spalla” Mattia Pisani alle percussioni e Gianluca Giovanna a basso elettrico e synth. I suoi brani si presentano in forma di flussi confessionali arrangiati da arpeggi e ritmi calzanti.
Fremir ha partecipato a diverse rassegne musicali in giro per l’Italia ed è impegnata per l’inclusione femminile nel mondo della musica: è infatti promotrice del progetto “Pericolo Costante – Cantautrici in cerca di spazio”, presentato alla Milano Music Week. La cantante è inoltre tra le finaliste del Premio Bianca d’Aponte, importante riconoscimento musicale assegnato alle giovani promesse della musica italiana in programma ad ottobre. In autunno uscirà anche il suo primo album, con brani ispirati alla quotidianità delle relazioni umane. I suoi primi tre singoli, Margherita Nikolaevna, Il padre che torna e Pollice nero sono disponibili su Spotify.
Dopo di lei sarà la volta dell’inconfondibile voce di Salvatore Lampitelli, in arte Sabba. Il poliedrico cantante e musicista dell’hinterland napoletano ha avuto tra i suoi maestri Franco Del Prete, storico membro degli Showmen e dei Napoli Centrale. Si è fatto conoscere con il gruppo folk-rock Sabba & Gli Incensurabili con i quali ha pubblicato due album in studio e compiuto più di 350 date in tutta Italia. La carriera del talento partenopeo è esplosa nel 2017 quando si è aggiudicato la vittoria al talent showThe Winner Is in onda su Canale 5, duettando con Fausto Leali e lasciando Gerry Scotti e Mara Maionchi senza parole. La sua esperienza televisiva è proseguita con il programma televisivo All Together Now condotto da Michelle Hunziker, in cui ha preso parte, in qualità di giudice, al “muro degli esperti”. Il 2020 è l’anno del progetto vocale The Super 4 assieme ai cantanti Aurelio Fierro, Francesco Boccia e Greg Rega. Il quartetto si aggiudica la finale ad X-Factor Romania mentre le loro emozionanti esibizioni finiscono su X-Factor Global, facendo il giro del mondo.
Grazie alla sua versatilità artistica Sabba ha sempre saputo coniugare la carriera da solista a diversi progetti. Celebre è il suo brano Comete, presentato al Blue Note di Milano e giunto finalista al New York Canta. Nel 2024 ha pubblicato con Gli Incensurabili un vinile registrato dal vivo con quartetto d’archi all’Auditorium Novecento di Napoli in omaggio al grande Lucio Battisti. Oltre che con Franco Del Prete nei Sud Express, ha collaborato con il rapper PeppOh e il jazzista Daniele Sepe, entrando a far parte della “ciurma” di Capitan Capitone e prendendo parte ai progetti Conosci Victor Jara? e Spiritus Mundi. Per la seconda serata del festival Sabba presenterà il suo repertorio musicale, spaziando dal pop al soul, pur conservando quell’intensità “sporcata” di blues che rende il suo timbro vocale unico.
A concludere l’intensa serata di sabato ci sarà l’imperdibile dj-set de La Bancarella del Terrone feat. Onna Sofia. La crew partenopea, famosa per le sue serate indiscutibilmente trash, celebrerà i miti e le icone musicali di ieri e di oggi proponendo un repertorio “inascoltabile” capace di scatenare emozioni contrastanti. Per l’occasione ci sarà uno speciale featuring con Onna Sofia, danzatrice della compagnia di teatro sensoriale Rosa Pristina, famosa sul web grazie alle sue pillole in Lingua dei Segni delle più celebri canzoni neomelodiche. Una vera “scugnizza” dunque, grande esperta di sottocultura partenopea, che farà divertire il pubblico del festival con la sua sagacia e la sua selezione di vinili rigorosamente “Made in Naples”. Sarà una serata esplosiva e senza filtri dove conterà solo essere se stess*!
DOMENICA 22 SETTEMBRE
Gli appuntamenti di domenica 22 settembre iniziaranno alle 18:30 con l’iniziativa “Noi Capitani: le rotte della giustizia sociale tra crisi climatiche e criminalizzazione delle frontiere“. L’evento, il cui titolo prende spunto dal fim Io Capitano, pellicola candidata al Premio Oscar del pluripremiato regista Matteo Garrone, sarà incentrata sull’attualissimo tema delle migrazioni climatiche che stanno flagellando diverse aree del pianeta a causa del surriscaldamento globale. L’iniziativa vedrà la partecipazione di Mamadou Kouassi e Jakir Mohammed, attivisti del Movimento Migranti e Rifugiati di Caserta; Yuri Borghetto, referente di Actionaid; Mimma D’amico, del laboratorio sociale Ex-Canapificio di Caserta e portavoce del Forum per cambiare l’ordine delle cose; Gianni Fabbris, attivista di Altragricoltura; e Antonio De Simone, agricoltore della Piana di Fondi.
L’ultima serata del festival si chiuderà con un’altra serie di esibizioni e di appuntamenti da non perdere. Si inizierà alle 20:00 con la live performance del poeta e paroliere originario del Burkina Faso Mochaud, il quale saprà conquistare il pubblico della rassegna con il suo slam caldo e avvolgente, impreziosito da un intenso timbro vocale capace di accarezzare le corde dell’anima e di evocare ricordi di terre esotiche lontane. L’evento si svolge nell’ambito del progetto di intregrazione culturaleDiaSpore – Spore per il cambiamento.
Alle 21:00 toccherà al giovane cantante partenopeo Viscardi scaldare la platea con la sua voce intensa e suadente. La sua musica si presenta come una commistione di generi che spaziano dal pop all’urban fino ad approdare, con un tocco raffinato, alle tendenze r&b e neo soul d’oltreoceano che si incotrano con la musicalità della lingua napoletana. Tra i suoi riferimenti musicali ci sono la cantante neo soul Erykah Badu e il musicista funk/hip-hop D’Angelo. A plasmare lo stile dinamico del giovane talento è anche la danza, la quale ha avuto un’influenza fondamentale nella sua formazione artistica. La collaborazione con la produttrice Giada De Prisco ha contribuito all’evoluzione del suo sound originale e al contratto con la Believe Music. Il suo ultimo singolo, My Lady, è disponibile su Spotify.
La serata proseguirà con la musica del Collettivo Musicanti Autogestiti. Il progetto fusion, nato anch’esso tra le aule del Conservatorio “G. Martucci” di Salerno, è molto più di un gruppo musicale poiché nasce dall’idea di consolidare il senso di comunità, di appartenenza e condivisione tra giovani musicisti affinché si creino, attraverso la musica, legami e connessioni tra modi di interpretare l’arte differenti. Il loro repertorio è molto spazia dal pop al jazz, passando per la bossa nova e il folk, fino ad arrivare al funk, per dare vita a un originalissimo modo di comporre musica con l’obiettivo di superare i canoni prestabiliti e ribaltare ogni forma di stereotipo e conformismo. Il collettivo di musicisti ha collaborato alla direzione artistica del Metis Fest – Festival delle intersezioni di popoli e culture, manifestazione incentrata su integrazione e multiculturalismo.
A seguire, la corte del casale sarà travolta dai trascinanti ritmi di samba dei Galera De Rua. Il progetto musicale è nato sull’onda del crescente interesse per la musica e la cultura brasiliana; ed è così che il gruppo ha deciso di proporre sulla scena musicale campana l’energia carioca. La formazione si compone di diversi musicisti i quali si esibiscono padroneggiando gli strumenti della tradizione brasiliana come il cavaquinho, il pandeiro, il surdo, il repiquede mão, la cuíca, il tamborim e il ganzà. Le loro esibizioni sono esplosioni di musica e di colori che celebrano il samba urbano, genere popolare nato nelle periferie di Rio De Janeiro e diffusosi in tutto il mondo. I musicisti sono inoltre componenti della batteria di samba “Unidos de Nápoles”. Veri maestri del ritmo grazie alla potenza delle loro esecuzioni, i Galera De Rua travolgeranno di gioia e spensieratezza il pubblico del Wimby.
L’ultima serata del festival si chiuderà con l’imperdibile dj-set dei Pubala Selectors, collettivo composto da tre deejay uniti dalla passione per la world music e per i ritmi provenienti da ogni angolo del pianeta. La loro selezione in vinile, accompagnata da un sound system analogico, farà danzare il pubblico su una miscela unica di suoni appartenenti alle più svariate culture facendo il giro del mondo. Il loro sound “tropicale” composto da ritmi afro, funky, cumbia, latin, reggae e rumba si presenterà come un viaggio musicale globale. Nel corso della loro carriera i Pubala Selectors hanno condiviso il palco con artisti del calibro di Manu Chao, Zion Train, Roy Paci e Morfuco. Al Wimby porteranno tutta la loro spensierata energia!
INFO & DONAZIONI
Gli eventi e i concerti serali del Wimby Fest sono ad accesso libero e gratuito. Per maggiori informazioni e per ricevere aggiornamenti in tempo reale sulla rassegna è possibile seguire le pagine Facebook (clicca qui) e Instagram (clicca qui).
È utile sottolineare che Veritas 2.0 è un progetto nato dal basso completamente autofinanziato, perciò ha bisogno dell’aiuto di tutt* coloro che sostengono la causa ambientalista e vogliono ottenere giustizia e verità per la Terradei Fuochi. Per chi volesse sostenere l’iniziativa e dare il proprio contributo, è possibile effettuare una donazione tramite bonifico all’IBAN IT32D0306909606100000146645, intestato all’associazione “Lello Volpe con i bambini”, causale: “Progetto Veritas”. In alternativa, è possibile donare tramite PayPal versando la somma desiderata all’indirizzo e-mail wimbyfest@gmail.com. Qualsiasi contributo, anche il più esiguo, può essere prezioso e importante per sostenere la realizzazione del progetto.
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