Dopo solo 5 giorni dall’attivazione del servizio sul sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, sono arrivate oltre 65 mila richieste di rottamazione delle cartelle esattoriali.
A dare i primi dati sulla “tregua fiscale” è il viceministro dell’Economia Maurizio Leo, che nel corso dell’evento Telefisco 2023 organizzato da Il Sole 24 ore, ha dichiarato: “Io penso che la tregua fiscale come l’abbiamo concepita può rappresentare un ponte verso la riforma. I contribuenti si trovano in grande difficoltà, non hanno risorse avendo dovuto affrontare tante situazioni emergenziali, dalla pandemia all’aumento del costo delle materie prime, e quindi diamogli una boccata di ossigeno”.
Ecco cosa serve sapere per attivare la procedura, dai carichi che si possono includere ai tempi e alle modalità di pagamento.
La Rottamazione-quater, come spiegato dall’Agenzia Riscossione, riguarda i debiti tra il 2000 e il 30 giugno 2022. Sono compresi quelli di cartelle non ancora notificate; interessati da provvedimenti di rateizzazione o di sospensione oppure oggetto di una precedente “Rottamazione” decaduta. Per le casse/enti previdenziali di diritto privato, i carichi sono compresi solo se entro fine mese viene adottato uno specifico provvedimento, lo trasmette all’Agenzia delle entrate-Riscossione e lo pubblica sul proprio sito internet.
Non si possono rottamare i debiti fuori dal periodo, oppure i carichi relativi a somme dovute a titolo di recupero degli aiuti di Stato; crediti legati a condanne della Corte dei conti; multe, ammende e sanzioni pecuniarie dovute a provvedimenti e sentenze penali di condanna; “risorse proprie tradizionali” dell’Unione europea e l’Imposta sul Valore Aggiunto riscossa all’importazione. Inesigibili le somme affidate dagli enti della fiscalità locale e/o territoriale per la riscossione, vale a dire i cosiddetti GIA
Come accedere alla rottamazione
Per accedere alla rottamazione è necessario presentare domanda entro il 30 aprile 2023, secondo le modalità definite dall’Agenzia delle entrate – Riscossione. Possibili due modalità di accesso:
in area riservata, con le credenziali Spid, Cie e Carta Nazionale dei Servizi, indicando le cartelle/avvisi per i quali si intende beneficiare;
in area pubblica compilando un apposito form in ogni sua parte e allegando la documentazione di riconoscimento. Da specificare l’indirizzo e-mail
L’Agenzia delle Entrate invierà poi, entro il 30 giugno 2023, una comunicazione di accoglimento della domanda o di diniego motivato.
In caso di domanda accolta l’agenzia deve comunicare:
l’ammontare complessivo delle somme dovute;
la scadenza dei pagamenti in base alla soluzione rateale indicata;
i moduli di pagamento precompilati;
le informazioni per richiedere l’eventuale domiciliazione dei pagamenti sul proprio conto corrente
Il pagamento può avvenire secondo diversi canali, come il sito istituzionale dell’Agenzia delle Entrate; l’App EquiClick; la domiciliazione sul conto corrente oppure con moduli di pagamento utilizzabili presso sportelli bancari, uffici postali, home banking, ricevitorie e tabaccai.
Possibile anche prendere appuntamento agli sportelli di Agenzia delle entrate-Riscossione prenotando un appuntamento dal lunedì al venerdì. Si può pagare in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2023 o in un massimo di 18 rate consecutive.
Le prime due devono essere pagate entro il 31 luglio e il 30 novembre 2023.
Le restanti 16 rate, ripartite nei successivi 4 anni, andranno saldate entro il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2024.
Nel caso ci si dimentichi di versare una rata della rottamazione o si paghi con un ritardo, superiore a cinque giorni, la rottamazione risulta inefficace e i versamenti effettuati, nel caso della rateizzazione, sono considerati a titolo di acconto dell’importo complessivamente dovuto.
Va ricordato che si possono rottamare anche le cartelle oggetto di contenzioso. Infatti, ai sensi della Legge n. 197/2022, si può fare a patto che nella domanda di adesione alla Rottamazione-quater si specifichi la rinuncia a eventuali contenziosi. Inoltre è possibile inserire nella rottamazione anche i debiti: visto che l’annullamento fino a mille euro sarà valido solo il 31 marzo 2023, chi presenta la domanda per ottenere la rottamazione prima di quella data può vederseli annullati per effetto dello stralcio previsto dalla Legge di Bilancio 2023. L’Agenzia delle Entrate- Riscossione ha chiarito che coloro che lo faranno non corrono alcun rischio di pagare somme maggiori di quelle dovute.