Le indagini dei carabinieri continuano a portare alla luce il fenomeno dei fuochi d’artificio illegali, una piaga sociale che si ripresenta ogni anno in vista delle festività. Tra i ritrovamenti più recenti, spiccano 486 ordigni esplosivi sequestrati in un appartamento a Pozzuoli, appartenenti a un 24enne incensurato. Gli agenti hanno trovato anche le famigerate “cipolle”, ordigni artigianali che spesso vengono battezzati con nomi di campioni sportivi o di eventi popolari, come “la bomba scudetto” o “il pallone di Maradona”.
Un mercato illegale in espansione
I fuochi illegali rappresentano un rischio altissimo per la sicurezza pubblica: carichi pericolosi finiscono nelle mani di persone inesperte, spesso giovani senza precedenti penali, utilizzati come copertura per nascondere materiali esplosivi in case e garage. Grazie a canali digitali e spedizioni internazionali, il commercio di questi prodotti non si limita alla Campania, ma si estende a tutto il territorio italiano e oltreconfine. Le perquisizioni dei carabinieri, condotte con il supporto del Nucleo Artificieri, confermano quanto sia pericoloso questo traffico: la polvere da sparo accumulata in spazi angusti e insicuri può innescare esplosioni devastanti anche a causa di un semplice surriscaldamento.