Durante il periodo emergenziale da Coronavirus si fanno sempre più serrati i controlli legati agli inadempimenti in materia di norme igienico-sanitarie e di contrasto al virus. I carabinieri del Nas hanno ispezionato vari locali del centro storico di Napoli. Durante tali operazioni, i militari hanno proceduto al controllo di un minimarket situato in piazza Gesù e Maria, dove hanno constatato gravi carenze igienico sanitarie. Il titolare è stato sanzionato con una multa pari a 2.400 euro. Legate invece alle misure anti Covid-19 altre verifiche dei carabinieri, i quali hanno accertato che il titolare, un trentottenne, non aveva attuato alcuna misura per impedire la creazione di assembramenti e fermare così l’afflusso incontrollato. Tra le mancanze, l’igienizzante per le mani non presente, nessun distanziamento, una ventina di clienti accalcati all’interno – che però portavano la mascherina – e titolare e dipendenti senza dispositivi di protezione. Il locale è stato così chiuso per cinque giorni, mentre il proprietario è stato diffidato e sanzionato insieme al personale.
Recentemente, sempre nel Napoletano, a Fuorigrotta, dopo aver perquisito un supermarket, i carabinieri dei Nap hanno proceduto con una sanzione per carenze igienico-sanitarie legate alla mancanza di manuali di autocontrollo e alle modifiche alla struttura di alcuni ambienti senza aver notificato gli uffici comunali. Inoltre, sono stati sequestrati 26 chili di alimenti perché privi di indicazioni circa la loro origine e la tracciabilità. Alla titolare del negozio è stata notificata una multa di 1.500 euro. Ad Acerra, invece, i militari, insieme al personale dell’Asl Napoli 2 Nord, hanno chiuso uno dei locali di una macelleria in via IV Novembre, utilizzato come deposito, perché carente dal punto di vista igienico-sanitario. Anche in questo caso sono stati sequestrati 170 chili di carne e alimenti vari perché sprovvisti di etichetta informativa sulla loro tracciabilità. A essere sequestrati anche 24 bottiglie di vino, 13 confezioni di passata di pomodoro e 62 barattoli di conserve alimentari. Oltre a essere state applicate sanzioni che raggiungono i 3.500 euro, il titolare dell’attività è stato diffidato affinché provveda all’eliminazione delle gravi mancanze emerse durante i controlli.