La scrittrice Stefania Spanò presenta il suo romanzo d’esordio “Nannina”
"Nannina" è il meraviglioso e intenso romanzo d'esordio di Stefania Spanò, edito da Garzanti. La talentuosa scrittrice partenopea, considerata dalla critica una delle autrici rivelazioni dell'anno, presenterà il suo libro il 22 settembre a Orta di Atella
Con l’arrivo dell’autunno le giornate si accorciano e un po’ di fresco prende finalmente il sopravvento sull’afa estiva. Nell’aria iniziano a diffondersi profumi e suggestioni familiari, che sanno di mosto e di terra bagnata, ma anche dell’odore di inchiostro e di libri, soprattutto con l’inizio della scuola. Saranno proprio i libri, infatti, i protagonisti della rassegna culturaleOrta Liber* Tuttə,evento organizzato a Orta di Atella, in provincia di Caserta, dal collettivo Città Visibile, giunto quest’anno alla sua seconda edizione. La manifestazione, a cui partecipano duestoriche librerie del territorio, la libreria Foschini di Frattamaggiore e la libreria Quarto Stato di Aversa, nasce per dare spazio ad alcune delle rivelazioni letterarie più originali dell’anno, ad opera degli autori e delle autrici più talentuosi e promettenti del territorio.
LA PRESENTAZIONE
Tra le rivelazioni di quest’anno c’è la scrittrice partenopea Stefania Spanò. Sarà lei a fare tappa il 22 settembre nella città atellana per presentare il suo ultimo lavoro editoriale dal titolo Nannina, intenso e penetrante romanzo pubblicato da Garzanti, diventato un vero e proprio caso letterario. La presentazione del libro si svolgerà venerdì pomeriggio, alle ore 18:30, nella storica e suggestiva cornice di Piazza Virgilio a Casapozzano, antico borgodi Orta di Atella. All’iniziativa, assieme all’autrice, prenderanno parte Marilena Belardo, già Assessora alla Cultura del comune atellano, e la docente di Lettere Cinzia Sorvillo, già firma de Il Crivello. Sarà un appuntamento da non perdere per chi ama la cultura e la lettura.
La locandina della presentazione
LA STORIA
Nannina è la storia di due donne appartenenti a due generazioni diverse: Nannina, che dà il titolo al romanzo, e sua nipote Stephanie. Le loro vite si intrecciano sullo sfondo di Secondigliano, noto quartiere popolare della periferia di Napoli. Stephanie è una ragazzina sveglia e vivace, “stuppagliosa“. Ogni volta che torna a casa, però, osserva i cugini passare liberamente il loro tempo giù al palazzo mentre lei deve starsene chiusa dentro. Il motivo? È femmina, e le femmine non possono uscire. L’unico luogo dove può stare all’aria aperta è il balcone di casa, uno spazio ristretto dove trascorre le giornate a leggere e studiare, perché sa che l’unico modo che ha per difendersi è la parola. A dirglielo è stata la nonna, Nannina la “cuntastroppole“, la cantastorie. “Per le femmine è tutto più difficile. Devi imparare a difenderti! Devi avere il coraggio di parlare, Stephanì!“, le ripeteva. E se lo diceva lei doveva essere vero: quella frase era diventata un comandamento.
Per molti Nannina era solo una vecchia pazza, ma chi la conosceva bene sapeva che lei era una donna speciale. Raccontava “stroppole“, storie che venivano recitate nei palazzi e nei cortili della Napoli di un tempo, era una sorta di attrice di strada ante litteram. Con i suoi “cunti”, i racconti, aveva regalato un po’ di felicità alle donne del quartiere, sfiancate dalla miseria e dalla prepotenza maschile. Le sue parole di verità, però, erano scomode in un mondo costruito su misura degli uomini. Una donna libera rappresentava una minaccia per la società patriarcale. E fu così che Nannina venne data per pazza e fatta rinchiudere in manicomio, dove fu costretta a subire in silenzio enormi sofferenze.
Gli anni passano e Stephanie cresce: non è più una ragazzina ma una giovane donna che si sta affacciando all’età adulta. Ora tocca a lei raccogliere l’eredità della nonna, ne sente la responsabilità, per riprendere e fare sua quella voce che la società aveva tolto a Nannina solo perché libera, solo perché donna. Il primo passo per poter raggiungere la tanto desiderata libertà è acquisire la consapevolezza del suo essere donna. Così, giorno dopo giorno, Stephanie impara che una donna deve amarsi e prendersi cura di se stessa, che non deve dipendere da nessuno, che deve prendersi il suo posto nel mondo, e che per ottenere tutto questo deve combattere contro stereotipi e discriminazioni di genere.
Nannina è il primo romanzo di Stefania Spanò edito da Garzanti
IL ROMANZO
In Nannina Stefania Spanò ci porta nella periferia di Napoli, raccontandola da dentro e con il disincanto di chi conosce bene i problemi, le complessità e le contraddizioni di questi luoghi difficili. Quella dell’hinterland napoletano è una realtà fatta di cemento armato, di viali spogli e di grigi caseggiati; segni e cicatrici indelebili di una speculazione edilizia senza freni che ha violentato il territorio cancellandone l’identità storica e culturale. Eppure qualcosa del passato deve essere sopravvissuto alla bruttezza del presente, ed è proprio la lingua parlata da Nannina, che grazie a lei rivive nei canti, nei racconti, nei detti e nel folklore che la modernità non è riuscita a seppellire del tutto.
L’autrice racconta la vita delle protagoniste diventando lei stessa una cantastorie allo scopo di riscoprire i racconti della tradizione orale e donare alla lingua parlata una nuova veste letteraria. La Spanò riporta così alla luce una delle più antiche tradizioni della letteratura italiana, quella dei “cunti“, storie a metà tra realtà e fantasia, raccolte e pubblicate nel Seicento da Giambattista Basile, precursore della fiaba popolare. Facendo uso di parole ammalianti e immagini evocative, la scrittrice riesce a dare un volto nitido ai suoi personaggi che restano impressi nella mente del lettore. Nannina si presenta così con un lessico vivace e teatrale, arricchito da espressioni dialettali dirette e senza filtri, come la vita di periferia.
Stefania Spanò legge il prologo di Nannina
TEMI & PROTAGONISTƏ
Le protagoniste del romanzo, Nannina e Stephanie, rappresentano due figure femminili di grande fascino, due donne “necessarie” affinché, attraverso le loro vicende, il lettore sappia acquisire maggiore consapevolezza del mondo che lo circonda. Le loro vite intrecciate ci pongono davanti a temi di grande attualità, come quello della parità di genere, del degrado nelle periferie, della dispersione scolastica, della mancanza di lavoro, della criminalità organizzata, fino a toccare un tema importante come quello della salute mentale. La loro storia viene raccontata su due linee temporali diverse: la prima, ambientata negli anni ’90, dà voce a Stephanie; la seconda, ambientata tra gli anni ’50 e ’80, ci fa scoprire la figura di Nannina.
Esiste però anche una terza protagonista, che fa da sfondo alle vicende narrate, ed è Secondigliano: una realtà fatta di luci e di ombre, di sentimenti e di desideri contrastanti. Un luogo complesso da decifrare, composto da un’umanità stratificata, segnata dalla povertà e dalla miseria, ma che prova a farsi largo con dignità in un contesto difficile. Ripercorrendone le strade, le piazze e i caseggiati popolari, il lettore diviene un tutt’uno con il quartiere, viene risucchiato dalla sua frenesia, respirando l’atmosfera di un mondo che ha le sue regole, fino a empatizzare con i suoi abitanti, che arricchiscono la trama del racconto. Eppure, anche in questo “non luogo” posto ai “margini dell’impero”, esistono persone reali che come Nannina e Stephanie, alter ego della scrittrice, si battono affinchè la periferia diventi il centro di un’umanitàritrovata.
L’AUTRICE
Stefania Spanò è scrittrice, attrice, cantastorie, interprete della Lingua dei Segni – LIS e insegnante nelle scuole della periferia di Napoli. Con le associazioni del territorio organizza laboratori di teatro, di scrittura e di poesia rivolti ai giovani dei quartieri a rischio. Come cantastorie porta in giro i “cunti” della tradizione orale partenopea scritti e riadattati da lei in veri e propri spettacoli allo scopo regalare un sorriso sui volti dei ragazzi dell’hinterland. Nel 2021 ha pubblicato il suo primo lavoro editoriale, Avventure filofavolose, ovvero il viaggio di Giuditta dalla testa ai piedi, un albo illustrato ricco di favole filosofiche. Nannina è il suo primo romanzo pubblicato da Garzanti. Vincitrice del premio letterario IoScrittore dedicato alle nuove voci della narrativa italiana, il suo romanzo è stato definito dalla rivista culturale La Lettura uno dei migliori esordi letterari dell’anno. Due riconoscimenti che la inseriscono fin da subito nel solco della tradizione letteraria contemporanea tracciata da scrittrici del calibro di Elena Ferrante, Donatella Di Pietrantonio e Michela Murgia.
L’attrice, scrittrice e cantastorie Stefania Spanò
Nannina è disponibile per l’acquisto, sia in formato cartaceo che digitale (eBook/Kindle) suAmazon, sui principali store on-line e nelle migliori librerie. Il libro potrà inoltre essere acquistato direttamente in loco il giorno stesso della presentazione.
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