Riceviamo dai consiglieri di maggioranza del gruppo “La politica che serve” Domenico Menale, Mariano Scuotri, Antonio Andreozzi e Paolo Cesaro e volentieri pubblichiamo
Riceviamo dai consiglieri di maggioranza del gruppo “La politica che serve” Domenico Menale, Mariano Scuotri, Antonio Andreozzi e Paolo Cesaro e volentieri pubblichiamo
Registriamo oggi che l’ex assessore al Bilancio abbia prodotto una “check list”, rivendicando virtuose attività di recupero di una presunta verità violata facendo leva, peraltro, sui soliti esercizi retorici a cui siamo ormai tristemente abituati. Tralasciando le questioni più strettamente politiche prendiamo atto, ancora una volta, che il dibattito circa le problematiche attinenti la situazione economico-finanziaria dell’ente sia caratterizzato da analisi piuttosto superficiali e vuote di significato.
Ad ogni modo, al netto di quanto affermato già dal sindaco, riteniamo necessario fare un po’ di chiarezza. Innanzitutto, qualcuno sembrerebbe insinuare il sospetto che ci sia qualcosa da nascondere, che cioè l’intento, manifestato in più occasioni in campagna elettorale, di realizzare la cosiddetta “operazione verità” sia venuto meno per chissà quale oscura ragione.
Nulla di più falso: sono i fatti, del resto, a smentire questa demagogica affermazione. Pare paradossale dover rammentare che questa amministrazione non ha nemmeno approvato il suo primo Bilancio preventivo e che pertanto non le riguardano – sotto qualsivoglia profilo – le scelte contabili operate in passato, in relazione alle quali le eventuali criticità che verranno registrate saranno addebitate, quantomeno politicamente, ai relativi responsabili.
Chiediamo, invece, se chi aveva il dovere di preoccuparsi di avviare tutte le iniziative utili al tanto blasonato risanamento della situazione economico-finanziaria dell’ente abbia in effetti proceduto in tal senso. Facciamo chiarezza su alcuni aspetti. È sicuramente noto a Carpentiero che, al netto delle spese correnti, la massa debitoria del Comune riguarda principalmente debiti contratti in occasione della stipula di mutui per spese in conto capitale (investimenti), per molti dei quali sono già stati rideterminati i relativi tassi di interesse passivi, grazie (lo riconosciamo) all’impegno dell’ex assessore al Bilancio.
Ma in relazione ai mutui non occorre alcuna “operazione verità”: qualsiasi osservatore attento verificherebbe che la quantità e la qualità dei mutui attualmente attivi è già indicata nell’ultimo rendiconto approvato e che da allora alcun nuovo mutuo è stato stipulato. I conti son lì, tutti, non occorre alcunché. La famosa “operazione verità” menzionata dall’ex assessore altro non sembra che un semplice copia e incolla di quanto già approvato in precedenza dal commissario prefettizio.
Delle due l’una: o essa non c’è stata o Carpentiero dica chiaramente che quanto prodotto in precedenza è falso. La stessa situazione inerente il fondo contenzioso (di cui condividiamo l’istituzione) che viene menzionata è tutta da verificare circa la sua reale quantificazione e redistribuzione negli esercizi del Bilancio pluriennale relativamente alla quale, non volendo scadere in tecnicismi, lo inviteremmo ad avere un approccio meno onnisciente essendo stati indicati, nella determinazione del suo ammontare, anche importi di contenziosi pendenti già inseriti in altri accantonamenti.
Abbiamo poi letto, sul lato attivo, dell’avvio di azioni di recupero dei canoni idrici per 20 milioni di euro, di riscossione concordata con gli amministratori di condominio e di verifica di dispersione sulla rete idrica, di cui l’ex assessore rivendica la paternità per le quali, invece, non si rinviene alcun atto di indirizzo né alcun atto amministrativo in senso stretto.
Non rintracciando praticamente nulla della virtuosità di quanto sarebbe stato prodotto, ci chiediamo se Carpentiero si sia realmente occupato di questa tematica oppure se, nella sempre utile attività di studio, abbia volutamente rallentato i tempi frenetici dell’azione amministrativa con l’ausilio di qualche supporter politico.
Brutalmente: che cosa è stato prodotto di incisivo, in quasi un anno, per aumentare le entrate delle casse comunali e, di conseguenza, migliorare il livello dei servizi da erogare ai cittadini? E, ancora, dove possiamo rintracciare lo schema di bilancio da portare in giunta e da sottoporre, poi, all’attenzione del Consiglio comunale, richiesta che ha ricevuto ripetutamente anche dal sindaco? Confrontiamoci su questi temi ed entriamo nel merito delle questioni ma, soprattutto, valutiamo l’esistenza e l’efficacia delle azioni poste in essere (sempre che siano state poste in essere, è inteso).
Riteniamo, di conseguenza, che le analisi dovrebbero essere corrette e realmente rappresentative della situazione; diversamente, si continuerà a dare l’impressione che qualsivoglia opinione espressa sia strumentale alla ricerca di una futile visibilità, oltre a prestare volutamente il fianco a critiche strumentali e ad essere dannosa in un momento così complicato per l’intero tessuto socio-economico cittadino. Cominciamo da ora, quindi, a realizzare seriamente “l’operazione verità”.
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