Demolito Borgo San Zaccaria, un villaggio baronale del Diciottesimo secolo situato a Giugliano. A quanto pare, dove prima c’erano le antiche e storiche mura del Borgo, si creerà uno spazio per realizzare un complesso residenziale di ben 48 unità immobiliari con piscina. La notizia della demolizione non ha ottenuto una reazione positiva tra le personalità campane, né tra i cittadini comuni, che sui social hanno fatto sentire il loro disdegno per la decisione. “Uno schiaffo alla storia”, hanno definito l’operazione i Verdi-Europa Verde, palesemente contrariati dopo che un pezzo di cultura giuglianese e campana è stato raso al suolo per fare posto, probabilmente, a palazzi più moderni e utilizzabili come residenze. “La demolizione del Borgo San Zaccaria di Giugliano – affermano con parole di rabbia e delusione Francesco Emilio Borrelli e Tina Monti, archeologa – è un’ulteriore ferita inflitta ai beni archeologici non tutelati dallo Stato”.

La polemica è montata rapidamente e si fonda sull’idea che la demolizione sia un palese vilipendio alla bellezza architettonica e alla storia del luogo, oltre che del Borgo. La struttura, come accennato, è stata abbattuta per far spazio a “un progetto per villette come opera di ammodernamento cittadino”, ma come molti, anche Borrelli e l’archeologa Monti considerano l’operazione come totalmente priva di rispetto per “il patrimonio culturale e artistico della nostra Terra”.