Ognissanti, la festa che unisce cielo e terra: una ricorrenza molto importante per i cristiani. Con questa solennità, la Chiesa pellegrina sulla terra venera, in unica festa, la memoria di tutti i santi, compresi quelli non canonizzati (ossia quelli non dichiarati ufficialmente dalla Chiesa cattolica), per essere incitata dal loro esempio e allietata dalla loro protezione. Le sue origini, però, si perdono tra sacro e profano. È riconosciuta sia come festa di origine religiosa, che come una festività civile e quindi è un giorno festivo, mentre non lo è il giorno della Commemorazione dei defunti (2 novembre).
Si pensa che la celebrazione di Tutti i Santi a novembre arrivò ai tempi di Carlo Magno. Fu papa Gregorio III (731-741) a scegliere la data del 1° novembre per festeggiare l’anniversario della consacrazione di una cappella a San Pietro alle reliquie dei “santi apostoli e di tutti i santi, martiri e confessori, e di tutti i giusti resi perfetti che riposano in pace in tutto il mondo”. Solo nell’835 il re franco Luigi il Pio decretò il 1° novembre festa di precetto.
Secondo alcuni studiosi, però, in Inghilterra e in Germania la festa in onore di tutti i santi veniva già celebrata il 1° novembre da diversi secoli. La data era stata scelta forse per creare una continuità cristiana con la Samhain, o Capodanno celtico, festa che cadeva tra il 31 ottobre e il 1 novembre e veniva dedicata ai defunti che secondo le leggende celtiche, quel giorno potevano ritornare nei luoghi che frequentavano abitualmente quando erano ancora in vita.
In Italia noi abitualmente ci prepariamo almeno qualche giorno prima per poter portare il nostro saluto ai cari defunti. Ci rechiamo al cimitero non solo il 1°Novembre ma soprattutto il giorno successivo che è proprio quello dedicato ai Morti. Ma il 2 novembre rappresenta anche la festa dei fiori. A seconda delle specie, i fiori si vedono attribuire dei significati precisi, ma in generale il fiore incarna la grazia della natura, il rinnovarsi del mondo vegetale, la rinascita. Il crisantemo, in particolare, rappresenta la spiritualità e la morte nella sua dimensione iniziatica, inoltre, il crisantemo è il simbolo del 2 novembre, festa dei morti per la sua simbologia: longevità ed eternità.