Secondo giorno di protesta dei lavoratori del centro commerciale Auchan di Mugnano di Napoli. Il presidio è stato attuato dopo la decisione del gruppo Conad, il nuovo proprietario a cui l’azienda francese ha ceduto gran parte dei punti vendita in Italia, di confermare solo sessanta dipendenti su cento, mentre i restanti quaranta al momento percepiscono la cassa integrazione e non vedono alcuna possibilità di reintegro. Nella ristrutturazione aziendale sono stati inclusi anche gli ipermercati di Giugliano in Campania e Pompei, portando a oltre cento i lavoratori in esubero nel comparto della grande distribuzione. “Quasi due anni fa – si legge nel comunicato emesso dell’Unione sindacale di base – Conad diede il via all’operazione Auchan acquistando un’azienda con un capitale sociale pari a un miliardo. Un piano industriale che ha portato l’insegna fiorita a gestire il 19% del mercato della grande distribuzione. Nonostante gli aumenti delle vendite durante il periodo della pandemia, Conad non ha fermato la mattanza, con l’intento di tenersi i profitti e far pagare cessioni e ristrutturazioni ai lavoratori. Più di cento lavoratori sono infatti in esubero sul territorio campano, mentre tutti gli altri operano senza alcuna garanzia di continuità. I dipendenti hanno già visto peggiorare le loro condizioni fra carichi aumentati e turni sempre più lunghi. Gli altri sono in cassa integrazione senza alcuna garanzia sulla sua durata né su cosa accadrà al termine. Esortiamo il gruppo Conad – termina la nota – a incontrare Usb e i lavoratori, fornendo risposte chiare e precise sul piano industriale che interessa la Campania”. L’appello dell’Usb è rivolto anche alle istituzioni per “un intervento tempestivo e concreto che vada oltre le promesse e per garantire posti di lavoro e livelli occupazionali a tutte le lavoratrici e lavoratori”.
A fine marzo, inoltre, scade la cassa integrazione per chi non è rientrato nel piano di ricollocazione della nuova proprietà, così come ha confermato al Tgr Campania Marina Crolla: “Sappiamo che il prossimo 31 marzo scadrà la cassa integrazione speciale, ma non sappiamo dopo cosa succederà”, è l’appello dell’ex dipendente dell’Auchan di Mugnano, che insieme a tutti suoi colleghi ha ricevuto la solidarietà dei lavoratori della Whirlpool, presenti presso il centro commerciale. Dal canto suo Conad, nell’esprimere in una nota il proprio compiacimento per la conclusione del’“operazione Auchan”, attraverso l’amministratore delegato Francesco Pugliese ha sottolineato di aver “portato a termine, nonostante i limiti posti dalla pandemia e seguendo le indicazioni puntuali dell’Antitrust, l’integrazione dei punti di vendita e di oltre 13.200 persone del gruppo distributivo francese nella nostra rete e in quella di primari operatori del settore. Abbiamo lavorato con le istituzioni per dare a quasi 2.500 persone una soluzione occupazionale al di fuori del sistema ex Auchan e stiamo ancora lavorando, e lo faremo anche nei prossimi mesi, per non lasciare senza soluzioni altre 500 persone”. Un’assicurazione che non tranquillizza, al momento, i cento lavoratori di Mugnano di Napoli, Giugliano in Campania e Pompei, pronti a non fermarsi “fino alla conferma del posto di lavoro per tutti i dipendenti”.