Festa abusiva al Borgo Sant’Antonio Abate, emessi otto Daspo per l’aggressione ai poliziotti
Gli agenti, su segnalazione del comando operativo, si erano recati in una sala per eventi dove c’erano circa 150 persone, tutte senza dispositivi di protezione
Il Questore di Napoli ha emesso, per la prima volta nella provincia partenopea, otto provvedimenti di divieto di accesso ai pubblici esercizi o locali di pubblico trattenimento nei confronti di sette cittadini nigeriani e un gambiano che lo scorso primo novembre si sono resi responsabili di una violenta aggressione nei confronti degli equipaggi dell’ufficio prevenzione generale, intervenuti presso un locale di via Michele Morelli dove si stava svolgendo unafesta.
Gli agenti, su segnalazione del comando operativo, si erano recati in una sala per eventi dove c’erano circa 150 persone, tutte senza dispositivi di protezione e non osservanti il distanziamento sociale. Gli operatori, una volta sul posto, avevano individuato la titolare del locale che aveva iniziato a urlare e a istigare i presenti contro di loro, tanto da costringerli a richiedere l’intervento di altre pattuglie.
La donna, inoltre, avendo visto che il compagno era stato tratto in arresto, non aveva esitato a spingere il figlio minore contro la volante su cui si trovava l’uomo, mentre molti stranieri si scagliavano contro i poliziotti, iniziando un fitto lancio di bottiglie e altri oggetti: in particolare, tre uomini, raccolta una pedana in legno, l’avevano lanciata contro i poliziotti per impedire che un’autovettura di servizio, con a bordo una prima persona fermata, si potesse allontanare. I tre soggetti, dopo essere riusciti a fuggire a bordo di un’auto, erano stati poco dopo rintracciati e fermati presso il pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli.
Al termine degli incidenti, un funzionario e sette agenti avevano riportato lesioni agli arti superiori, tre autovetture di servizio risultavano danneggiate e otto soggetti erano stati denunciati, tre dei quali in stato di arresto e poi sottoposti alla misura della custodia cautelare in carcere. Inoltre, il locale era stato sequestrato e chiuso per cinque giorni per violazione delle norme contro la diffusione del Covid-19.
I provvedimenti, istruiti e predisposti dalla divisione polizia anticrimine, della durata di un anno per i cinque denunciati e di due anni per i tre arrestati, prevedono il divieto di accedere ai pubblici esercizi e ai locali di pubblico trattenimento ubicati nell’area del Borgo Sant’ Antonio Abate, dove si sono verificati i disordini, e nell’area del Vasto, zona in cui più volte si sono registrate criticità per l’ordine e la sicurezza pubblica. Ai destinatari è stato vietato anche di stazionare nelle immediate vicinanze degli esercizi e dei locali. L’eventuale violazione dei divieti è sanzionata con la reclusione da sei mesi a due anni e con la multa da 8mila a 20mila euro.
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