È un caso sicuramente emblematico quello di Pignataro Maggiore, Comune della provincia di Caserta nel quale ad oggi il Coronavirus sembra non aver attecchito. Sono fermi a zero i contagi sul territorio cittadino, unico centro al di sopra dei cinquemila abitanti a poter vantare tale dato sull’intero territorio provinciale. Le spiegazioni, secondo Giorgio Magliocca, sindaco di Pignataro Maggiore e presidente della Provincia di Caserta, possono provenire da un mix di fortuna e di regole di distanziamento sociale applicate con estremo rigore, segno che dove la responsabilità dei cittadini si concretizza nel quotidiano i numeri del contagio possono essere tenuti sotto controllo e, a detta del primo cittadino “tutta la comunità casertana ha avuto un alto senso di responsabilità”. L’osservanza alla lettera delle regole anti-contagio tuttavia, è bene ricordarlo, è davvero possibile in quei territori dove le istituzioni forniscono un aiuto concreto ai cittadini, venendo incontro specialmente a quanti si siano improvvisamente trovati in stringenti condizioni economiche o versassero, già prima dello scoppio dell’emergenza, in stato di indigenza.
La formula di Pignataro è fatta di scrupolosa osservanza delle misure previste dal governo centrale e dalla Regione con l’integrazione di alcune delibere comunali: ai buoni spesa per gli indigenti e alla cosiddetta spesa sospesa, entrambe iniziative messe in atto anche in molti altri centri della regione Campania, il Comune del Casertano ha aggiunto l’obbligo di uscita regolata in ordine alfabetico per i nuclei familiari: ogni famiglia della città è stata smistata in tre gruppi, ognuno dei quali ha il permesso di uscire per effettuare le commissioni non rimandabili solo due volte a settimana, mentre nei giorni rimanenti può usufruire unicamente dei servizi di consegna a domicilio, assicurati da personale rigorosamente munito di guanti, mascherine e casco protettivo per gli occhi, il naso e le orecchie.