L’Università Federico II di Napoli ha annunciato che il suo Dipartimento di Fisica è riuscito a portare a termine positivamente un esperimento di notevole importanza, misurando e manipolando per la prima volta in Italia le proprietà di un bit quantistico superconduttivo mediante opportuni segnali a microonde. Il prestigioso risultato, frutto di vari esperimenti portati avanti in questi mesi e realizzati in parte lavorando da casa durante l’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19, rappresenta un primo passo verso orizzonti scientifici molto promettenti su temi di frontiera come la computazione quantistica con superconduttori.
I team coinvolti nell’esperimento di fisica quantistica sono stati tre: il Team Unina composto da Davide Massarotti, Halima Ahmad, Alessandro Miano, Luigi Di Palma, Roberta Caruso, Domenico Montemurro, Giovanni Piero Pepe, Francesco Tafuri; il Team SeeQc formato da Marco Arzeo, Katie Porsch, Caleb Jordan, Matt Hutchings, Oleg Mukhanov; e il Team Chalmers, cioè Andreas Bengtsson e Jonas Bylander. La loro interazione e i risultati ottenuti sono la conferma della tradizionale capacità della Federico II di sviluppare e coordinare sinergie in tali ambiti, in questo caso lavorando fianco a fianco con gli americani SeeQC.Eu (uno spin-off dell’affermata industria statunitense Hypres Inc., attivissima nella produzione di elettronica superconduttiva basata sulla tecnologia del Niobio, col principale obiettivo di occuparsi della computazione quantistica in fisica) e con gli svedesi della Chalmers University of Technology di Göteborg, dove è stato disegnato e fabbricato il qubit nell’ambito della stessa collaborazione scientifica inter-istituzionale.